Kiirtan

Kiirtan significa ripetere il nome del Supremo con un sentimento d'amore. Quest'antica pratica è uno dei mezzi più potenti per raggiungere stati di coscienza elevati in breve tempo. Nell'Ananda Marga il Kiirtan fu introdotto, come pratica spirituale, nel 1971. La tradizione del Kiirtan però risale ai tempi di Shiva e di sua moglie Parvati.



Parvati infatti inventò la danza mistica detta Lalita Marmika ("voce dello spirito interiore") che accompagna il canto dei Mantra devozionali. Durante questa danza i devoti devono battere a terra l'alluce destro e sinistro in modo ritmico, tenendo le mani unite, all'altezza del Cakra del cuore o meglio ancora in alto, aperte a 90°, nel Mudra "dell'abbandono gioioso". L'alluce dovrebbe essere battuto vicino al tallone, non in avanti; facendo così ci si predispone all'umiltà, mentre battendolo in avanti si tenderà alla vanità.

Questa danza presenta molti aspetti scientifici, sia nel campo fisico, che in quello mentale e specialmente in quello spirituale. Descriviamo i vari effetti separatamente.

Dal punto di vista fisico il Kiirtan (con la danza) prepara il corpo alla meditazione. Durante l'esecuzione, l'aspirante spirituale batte l'alluce e flette leggermente le ginocchia preparando così i legamenti allo posizione meditativa, che può essere il loto, il mezzo loto (Siddhasana) o la posizione con le gambe incrociate. Inoltre, come già accennato parlando del Tandava e del Kaosikii, sull'alluce sono riflesse le ghiandole endocrine del cervello, cioè l'epifisi e l'ipofisi. Con il battito ritmico degli alluci si stimola la secrezione ormonale di queste ghiandole, che ha poi un effetto calmante sulla mente e la prepara così ad una più profonda introspezione. Questi aspetti scientifici vengono rivelati per la prima volto al pubblico occidentale con questa pubblicazione.

Oltre a quest'aspetto biopsicologico, la danza ed il canto attivano gli organi motori (gambe, braccia e lingua) e quelli sensori (l'udito) facendo partecipare così anche il nostro corpo ad un'attività mistica. Possiamo definire il Kiirtan, una "meditazione mistica dinamica".

 Il Kiirtan, praticato regolarmente, è una panacea per i vari disturbi mentali, che vengono alleviati o curati completamente. Oltre all'effetto fisiologico e biopsicologico dello danza, il canto del Mantra libera la mente dal proprio Ego che è la causa della maggior parte dei nostri disturbi emotivi e psichici. Non per niente c'è il detto "canta, che ti passa". Il canto, e specialmente quello psicospirituale, che fa ideare sull'onnipresente Entità Cosmica, porta la mente a livelli più sottili facendo provare un'esperienza di pace e di amore. Il Kiirtan libera dall'ansia, dalla paura, dalla vanità, dai complessi d'inferiorità, dalle preoccupazioni e dai numerosi scontri mentali che la vita ci "regala".

Perché durante il Kiirtan si usa il Mantra e non una parola nella nostra madre lingua? Secondo la scienza tantrica dei suoni acustici, ogni ghiandola emette dei suoni particolari. Ogni Cakra ha una sua vibrazione acustica. Tutte le creature di quest'universo hanno un suono e un colore, forse non sempre udibile o visibile, ma ogni microcosmo emette vibrazioni, onde acustiche e visive. Così anche i vari plessi e le ghiandole collegate ad essi emettono delle vibrazioni. Queste vibrazioni acustiche nell'essere umano sono cinquanta, come sono cinquanta le Vrtti o tendenze mentali principali. La lingua sanscrita è composta da queste cinquanta vibrazioni acustiche che esistono all'interno di ogni essere umano.

Il Mantra è una formula acustica, una "ricetta vibrazionale" che aiuta ad elevare la mente dalle sue tendenze basse verso quelle divine. La mente diventa quello che pensa. Perciò è molto importante ciò a cui si pensa nella vita e durante la meditazione.

Il Mantra deve avere oltre alla sua capacità vibrazionale anche un significato, che può essere tradotto nella propria madre lingua. Il Mantra universale composto e vibrato di energia spirituale da Shrii Shrii Anandamurti è BABA NAM KEVALAM e significa:

Baba = il Supremo, l'Entità Cosmica, la Coscienza Suprema, letteralmente la cosa più vicina e più cara. Cos'è quella cosa più nascosta, più profonda nell'esistenza di ogni essere? E' il Divino.

Nam = è l'espressione, la vibrazione, il nome, il rifugio.

Kevalam = solo, soltanto, esclusivamente, o tutto.

Perciò "Baba nam kevalam" può essere inteso come: "tutto quello che esiste è l'espressione della Coscienza Suprema", "tutto è l'espressione del divino", "l'amore infinito è ovunque , mi abbandono completamente al Supremo".

L'effetto psicospirituale o l'esperienza puramente spirituale è legata al potere del Mantra. Il Guru trasferisce la sua esperienza spirituale nel "medium" del Mantra. Il Mantra è come la medicina omeopatica, deve essere vibrata prima perché possa fare effetto. L'entità che ha raggiunto lo stato di Samadhi più alto (Nirvikalpa Samadhi), viene chiamata "Guru". Per condividere la sua esperienza con i suoi discepoli e discepole, il Guru usa il Mantra come strumento ideale, poiché il Mantra agisce direttamente sulla Kundalini, sui Cakra e sulle ghiandole. Per trasferire vita da una persona all'altra il sangue è il medium ideale.

Per trasferire la conoscenza da una mente all'altra le parole, i gesti, e la scrittura sono dei medium ideali.

Nella "trasfusione spirituale" il Guru usa le formule acustiche o Mantra, che non sono parole ma vibrazioni psicospirituali, che allineano lo mente microcosmica a quella macrocosmica. Questi Mantra hanno la capacità di mantenere quest'energia spirituale per dei millenni. Vengono definiti con il termine Siddha Mantra, Mantra perfetti. Il Tantra è la scienza che si occupa delle vibrazioni acustiche e dei loro effetti. Shrii Shrii Anandamurti ha lasciato un patrimonio incredibile sulla filologia, sulla scienza dei Mantra e sui loro effetti sulla mente e sui Cakra che con le future pubblicazioni saranno accessibili anche al pubblico italiano.

Più si canta e si danza il Kiirtan, meglio è. li beneficio di questa formula spirituale eleva sia il mondo vegetale, che quello animale. Non c'è particella in quest'universo che non ricavi beneficio da questa vibrazione divina.

Le persone che cantano o compongono le melodie dei vari Kiirtan devono tenere conto di alcuni fattori importanti. Il Mantra dovrebbe essere pronunciato interamente, cioè Baba Nam Kevalam, non Baba Nam, Baba Nam Kevalam. Il Mantra è composto da otto sillabe, Ba-Ba-Na-Ma-Ke-Va-La Ma. Con la ripetizione in sequenza ordinata di queste otto radici acustiche l'effetto di questo Siddha Mantra è il più scientifico ed efficace.

Shrii Shrii Anandamurti nel suo discorso "Bio-psyco-spiritual System of Kiirtana" (pubblicato nella raccolta Ananda Vacamrtam parte 30), dà le seguenti istruzioni:

... "ci sono quattro stadi nel momento dell'inspirazione e altri quattro al momento dell'espirazione. Così in tutto ci sono otto fasi, ed è per questo che un Siddha Mantra (Mantra perfetto, cioè con il vero potere liberatorio) deve necessariamente essere composto da otto sillabe, deve essere Astaksarii (composto da otto radici acustiche). Come nel Mantra personale (Ista Mantra) ogni singola sillaba ha la sua specifica importanza.

Baba Nam(a) Kevalam(a) è un Siddha Mantra. Quando si pronuncia la prima sillaba "BA" la sensazione dovrebbe essere: "Sto attraversando la soglia ed entrando in un mondo nuovo" e quando si pronuncio l'ultima sillaba "MA" la sensazione dovrebbe essere: "ho completato il mio dovere". Se il Kiirtan viene fatto provando questi sentimenti, entro due o tre minuti l'effetto mistico inizia a farsi sentire.

Mentre si fa Kiirtan, l'intero Siddha Mantra dovrebbe essere pronunciato completamente in ogni frase della melodia, Baba Nama Kevalam, e non solo una parte di esso. Se questo non viene fatto, il Kiirtan non può essere definito un Kiirtan perfetto. Tutto deve essere fatto in modo metodico. Allora completerete il Kiirtan nel modo corretto e ne godrete".

Fra le pratiche psicospirituali dell'Ananda Marga il Kiirtan gioca un ruolo essenziale. Durante i ritiri, seminari ed incontri di gruppo, il Kiirtan può avere varie sfumature. Si pratica insieme per mezz'ora, in certi casi anche per tre ore o giorni interi danzando in cerchio, oppure primo di coricarsi lo si fa nelle sei direzioni. Solo chi lo ha già provato con un gruppo numeroso può capire cosa sia veramente il Kiirtan. L'esperienza sublime di queste pratiche mistiche collettive rimane per vari giorni nella mente del Sadhaka.

Si consiglia di fare sempre un po' di Kiirtan prima della meditazione. Aiuta a staccare meglio la mente dalle attività mondane e lo concentra con più ideazione durante la meditazione. Il Kiirtan cantato durante la preparazione del cibo vibra di energia spirituale tutti gli alimenti. Le piante migliorano la loro crescita, le mucche danno un latte migliore. Sono già state fatte delle ricerche in questo campo e si sono notati dei miglioramenti a livello di qualità, sia nel mondo vegetale che in quello animale. Questa scienza tantrica può essere applicata perfino alla medicina. Le medicine omeopatiche possono, nel loro processo di dinamizzazione, essere agitate ripetendo a voce alta le otto sillabe del Siddha Mantra.

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