Il Maestro Chang San Feng è una delle più grandi figure della storia e
della leggenda del tardo Taoismo. Ritenuto maestro in tutte le arti e in
tutti i misteri della Via, fu considerato il creatore del sistema di
esercizi noto come t'ai-chi-ch'uan (taijiquan). Si credeva che, come il
Patriarca Lu, avesse ottenuto l'immortalità non solo in senso
spirituale e che fosse riapparso nel mondo dopo la morte fisica. Le
opere che gli vengono attribuite, come nel caso del Patriarca Lu, sono
evidentemente interpolate da aggiunte posteriori e in alcuni casi
sembrano il prodotto di una scuola piuttosto che di un singolo autore.
È molto difficile collocare storicamente Maestro Chang San Feng.
Secondo alcuni visse tra il 1391 e il 1459, secondo altri visse durante
la dinastia Yuan (1278-1368); per altri ancora visse durante la dinastia
Sung (960-1278) ed altri dicono che egli ha vissuto fino ad un’età di
oltre 140 anni. Un maestro taoista con questo nome è noto per essere
stato invitato a corte da un imperatore della dinastia Ming nel
quindicesimo secolo, e secondo alcuni studiosi occidentali questo è
l’unico dato storico certo che lo riguardi. Comunque nessuno conosce
con certezza chi fosse ne quanti personaggi con questo nome siano
esistiti. L’unica cosa sicura è l’esistenza di numerosi scritti
attribuitigli contenenti molti interessanti insegnamenti di carattere
pratico.
Qui presentiamo varie opere attribuiti a Chang San Feng. La prima
raccolta è un commentario all’opera fondamentale del Patriarca Lu,
“La tavoletta dei cento caratteri”. Lo scritto mostra evidenti
tracce della pratica dello yoga psicofisiologico associato al ramo
meridionale della scuola della Realtà Completa. La seconda raccolta è
un insieme di saggi sugli insegnamenti di Wang Che, fondatore della
scuola settentrionale, e offre un eccellente sommario dei principi e
delle pratiche di quella tradizione di meditazione. Segue “Parole
sulla Via”, una raccolta di brani tratti dai discorsi del Maestro
Chang sulla meditazione, che mescola gli insegnamenti di entrambi i rami
della scuola. Gli ultimi tre scritti sono affascinanti saggi su
argomenti psicologici e morali: “Amare gli uomini ”, “Sulla
medicina ” e “Sui caratteri umani ”.
Testo
- Nutrendo l’energia, dimentica le parole e custodiscila.
Conquista la mente, agisci con la non-azione.
Nell'attività e nella quiete, distingui la fonte progenitrice.
Non esiste nulla: cos’altro cerchi?
La vera fermezza soccorre gli uomini;
per soccorrere gli uomini è essenziale non essere confuso.
Quando non c’è confusione, la natura è spontaneamente stabile;
quando la natura è stabile, l’energia ritorna naturalmente.
Quando l’energia ritorna, l’elisir si cristallizza
spontaneamente
nel vaso in cui si accoppiano acqua e fuoco.
Lo yin e lo yang sorgono, alternandosi di continuo,
diffondendo ovunque il rombo del tuono.
Bianche nuvole si assembrano sulla sommità,
la dolce rugiada bagna la montagna polare.
Bevuto il vino della longevità,
vaghi liberamente: chi può conoscerti?
Ti siedi, ascolti il suono senza corde
e comprendi chiaramente il meccanismo della creazione.
Questi venti versi sono la scala che porta al cielo.
Commenti
Nutrendo l’energia, dimentica le parole e
custodiscila.
I praticanti dovrebbero innanzitutto nutrire l'energia. Il metodo
consiste nel dimenticare le parole e nel mantenere la mente unita.
Dimentica le parole e non disperderai l’energia; mantieni la mente
unita e non disperderai lo spirito. Il segreto consiste nel conservare
quietamente lo spirito fermo.
Conquista la mente, agisci con la non-azione.
Di solito la mente umana si muove e si agita incessantemente. Se i
praticanti vogliono acquietare la propria mente, è necessario che
imparino a controllare gli occhi. Gli occhi sono la porta della mente e
dovrebbero essere mantenuti socchiusi. Usa la mente come una spada che
tagli via i pensieri. Pensa che le cose mondane non ti sono di nessun
beneficio; allora spariranno sia il desiderio, sia l’irritazione e non
cercherai di legarti più a nulla.
Il segreto consiste nel fissare lo sguardo sul naso; poi dal naso passa
all’ombelico, allinea il basso con l’alto e controlla la mente
attraverso la respirazione e viceversa. Quindi fissa l’attenzione sul
Passo Misterioso e potrai vincere il pensiero.
Nell’attività e nella quiete, distingui la
fonte progenitrice.
L'attività e la quiete sono lo yin e lo yang; la Fonte Progenitrice è
il luogo dove è nato il corpo. I praticanti dovrebbero sapere che la
Femmina Misteriosa è anteriore alla nascita.
È il luogo dove s’incontrano la parte superiore e la parte inferiore
del corpo, la parte celeste e la parte terrestre dell’essere e tutti
gli elementi psicologici della natura umana. Qui c’è un punto di luce
spirituale che è anteriore alla separazione di Cielo e Terra, è viene
chiamato Assoluto o Grande Ultimo.
È un'area imprecisata che si trova sotto il cuore e sopra i genitali,
la dove nascono incessantemente i pensieri. Esso è la Fonte
Progenitrice o il Progenitore dell'Umanità.
In questo contesto, l’attività e la quiete indicano
l’armonizzazione del vero respiro, o della vera energia, che
restituisce al fondamentale la sua giusta posizione all’interno della
vita umana.
Si dice che, quando espiri, entri in contatto con la Radice del Cielo e
sperimenti un senso di apertura, e che, quando inspiri, entri in
contatto con la Radice della Terra e sperimenti un senso di solidità.
L’espirazione è associata alla fluidità del drago e l’inspirazione
alla forza della tigre.
Mentre respiri in questo stato mentale, con queste associazioni,
alternando il movimento alla quiete, non devi allentare la
concentrazione.
Lascia andare e venire il respiro, al limite tra esistenza e
non-esistenza. Armonizza il respiro fino a non avvertirlo quasi più;
diventa tutt’uno con esso. A questo punto potrai solidificare lo
spirito e produrre l’elisir.
Non esiste nulla: cos'altro cerchi?
Se riesci a nutrire l’energia, a dimenticare le parole e a dominare il
corpo e la mente, lo spirito ritorna nel suo rifugio di energia;
L’attenzione si focalizza sul Centro della Circonferenza ed è unita
all’energia, come una gallina che covi le uova, come un drago che
nutra una perla.
Mantieni la mente concentrata, senza un attimo di distrazione, e, dopo
un lungo periodo, quando l’attenzione si approfondirà, apparirà
naturalmente una minuscola perla scintillante come il sole che si
trasformerà impercettibilmente nella luce della consapevolezza dello
spiri-to originale, al di la dei limiti concettuali.
La vera fermezza soccorre gli uomini; per
soccorrere gli uomini è essenziale non essere confuso.
Il Tao è la Via della vera fermezza e della vera eternità. È facile
farsi confondere dagli eventi; perciò, quando entri in contatto con la
gente, non farti travolgere da ciò che succede.
Quando non intrattieni rapporti con gli uomini, allora sei vuoto e
silenzioso, un’aperta assenza. Quando pero ti interpellano, bisogna
che tu risponda loro, lascia dunque che le cose accadano. Sii chiaro,
retto e magnanimo e non sarai confuso. La tua vera natura sarà chiara e
serena, mentre il tuo spirito originale si solidificherà e si
cristallizzerà.
Il segreto consiste nell’esercitare l’attenzione in modo da non
cadere in una non-azione e in una vacuità erronee.
Quando non c’è confusione, la natura è
spontaneamente stabile; quando la natura è stabile, L’energia ritorna
naturalmente.
Gli uomini comuni hanno una natura focosa, emotiva, esagerata in un
senso o in un altro, incostante. I diversi stimoli provocano immagini
mentali casuali, cosicché è difficile acquietare le loro nature.
È dunque necessario stare attenti a evitare l’ira e i desideri. La
calma fisica è la sublimazione della vitalità. Se sublimi la vitalità,
“il drago canta”, ossia l’energia originale resta intatta. La
fermezza dell’attenzione è la sublimazione dello spirito. Se sublimi
lo spirito, le due energie si combinano, le tre basi si mescolano e
l’energia originale si riaffaccia spontaneamente.
Vitalità, energia e spirito sono le tre basi. Le due energie sono lo
yin e lo yang. Quando tratti con gli uomini senza confusione, allora si
ricostituisce naturalmente lo spirito originale e si ripresenta la
natura fondamentale.
Quando la natura fondamentale della consapevolezza si ripresenta, allora
si ricostituisce l’energia primaria del corpo. E non è difficile
“ritornare alla vita e alla radice”.
Il segreto consiste nell’utilizzare l’attenzione per illuminare la
fonte della consapevolezza, conservando la mente compatta, senza far
uscire i pensieri interiori e senza far entrare i pensieri esteriori.
Quando l’energia ritorna, l’elisir si
cristallizza spontaneamente nel vaso in cui si accoppiano acqua e fuoco.
Quando i praticanti non sono confusi dagli oggetti e dagli eventi,
allora l’energia naturale si ricostituisce. Quindi essi vedono le due
energie ascendere e discendere al centro del corpo, lo yin e lo yang
accoppiarsi nel Crogiolo Alchemico. All’improvviso sentono una
corrente calda di energia che dai genitali sale sino al cuore La
sensibilità ritorna all’essenza della consapevolezza, come un marito
e una moglie uniti in un felice rapimento.
Le due energie interagiscono formando la sostanza dell’elisir;
l’acqua e il fuoco si mescolano nella caverna dell’energia. Il
processo prosegue facendo si che lo spirito guidi l’energia e
l’energia conservi il corpo. A questo punto non sono necessari
particolari esercizi o arti per vivere naturalmente a lungo.
Il segreto consiste nel mantenere chiusi i tre tesori — occhi,
orecchie e bocca — affinché non possano esercitare i loro poteri.
“Gli Uomini Veri si tuffano nell’abisso profondo e si spostano
mantenendosi al Centro della Circonferenza.” Bisogna proseguire finché
l’energia nel campo dell’elisir non abbia completato la formazione
della Sostanza Medicinale, il legame tra macrocosmo e microcosmo.
Lo yin e lo yang sorgono, alternandosi di
continuo, diffondendo ovunque il rombo del tuono.
Quando il lavoro giunge a questo punto, lo spirito non fuoriesce e
l’energia non si disperde. Lo spirito ritorna alla caverna
dell’energia, mentre l’acqua e il fuoco si sono già mescolati.
Accresci l’intensità dei tuoi sforzi per “raggiungere il vuoto
ultimo e mantenerti attento e tranquillo”. Ora il corpo è in pace al
Centro dell’Oscurità Insondabile e la mente è chiara nella Casa del
Nulla.
Quando il vero respiro si acquieta spontaneamente, il sistema nervoso
sospende la sua attività. Il sole e la luna si fermano, le stelle in
cielo non ruotano più.
All’Estremo Limite, la quiete da origine al movimento.
All’improvviso si forma un punto di luce spirituale della dimensione
di un chicco di riso. La medicina è prodotta.
Una luce brillante passa attraverso i reni come acqua bollente; la
vescica è infuocata; nel ventre si producono suoni simili al soffio di
un vento forte o al fragore di un tuono. A questo punto appare la Radice
del Cielo; ciò è rappresentato dall’esagramma 24 “Ritorno”
dell’I Ching.
Quando appare, la Radice del Cielo stabilizza il controllo mentale.
Aiuta il processo con lo spirito. L’energia passa attraverso il
coccige come metallo incandescente. Converti lentamente l’energia,
falla risalire lievemente come il riverbero di un tuono — fino al
centro del cervello, da dove si diffonderà per tutto il corpo. Ciò è
rappresentato dall’esagramma 44 “Incontro” dell’I Ching.
Dalla Caverna della Luna, che emerge quando l’energia è giunta al
centro della fronte, esce una luce che proviene dall’origine
dell’essere.
All’Estremo Limite, il processo da origine allo yin, che si trasforma
in un’acqua psichica, una dolce rugiada. All’interno si trova la
perla della consapevolezza spirituale, che è collocata nel Cortile
Giallo al centro del sé e che trasmuta la coscienza mercuriale
stabilizzandola, come capita ai saggi.
Segui l'intero ciclo di sviluppo, purificando e sublimando la coscienza,
finche l’elisir non si cristallizzerà naturalmente.
Bianche nuvole si assembrano sulla sommità,
la dolce rugiada bagna la montagna polare.
Quando sei giunto a questo stadio, hai ottenuto la medicina. Le due
energie si combinano formando la Sostanza Medicinale, che è
l’unificazione della volontà superiore e di quella inferiore; i
centri nervosi e le sinapsi del corpo e del cervello si aprono. Il fuoco
discende, l’acqua risale e l’energia unificata permea l’intero
corpo: dall’Estremo Limite (tai chi) raggiunge la Radice del Cielo,
transita per il Passo della Valle Oscura, sale lungo le vertebre e tocca
il Passo della Valle del Cielo. Nella Caverna della Luna, lo yin nasce
piacevole, dolce, delizioso; poi, senza arrestarsi, scende nella Torre
dai Molti Piani. Questa e la cosiddetta dolce rugiada che bagna la
Montagna Polare.
Il segreto si manifesta nella bocca colma di saliva dopo il periodo di
immobilità seguito alla salita e alla circolazione dell’energia.
Visualizza la saliva come una dolce rugiada, o come ambrosia — ciò
che i buddisti chiamano l’elisir dell’immortalità —, deglutiscila
e mentalmente inviala nel Calderone Alchemico, dove essa solidifica
l’energia originale e la nutre.
Bevuto il vino della longevità, vaghi
liberamente: chi può conoscerti?
Quando lo sviluppo dell’energia raggiunge questo stadio, le giunture
delle ossa sono già aperte e “l’acqua” spirituale circola
incessantemente per tutto il corpo, andando e venendo senza soste.
Bevila in tempo, essa è il vino della longevità.
Il segreto consiste nel fatto che la perla luminosa, l'essenza della
consapevolezza, lambisce e nutre la natura spirituale. Gli uomini che
seguono questa pratica sanno senza conoscere.
Ti siedi, ascolti il suono senza corde e
comprendi chiaramente il meccanismo della creazione.
Quando il processo è giunto a questo punto, udirai la musica degli
Immortali, suoni di tamburi e di campane. Le cinque energie si
riuniscono alla fonte, i tre fiori si riuniscono sul picco; ciò
significa che l’autentico senso della reale conoscenza della vera
essenza della consapevolezza è presente nella volontà, e che vitalità,
energia e spirito sono stati sublimati e unificati. È come un corvo
appollaiato la sera. Il campo della mente è aperto e chiaro, la
conoscenza e la saggezza crescono spontaneamente, e si comprendono
chiaramente gli scritti dei tre insegnamenti, si rivedono le precedenti
esistenze e si prevede quanto accadrà nel futuro; l’intero mondo e
nelle proprie mani. Si diviene lungimiranti e si conquistano le sottili
facoltà psichiche degli esseri umani completi. Questo è il vero
essere.
Discorsi sugli
insegnamenti di Wang Che Sulla meditazione seduta |
Wang Che, I’Uomo Vero dalle mille risorse, affermò che, poiché il
corpo si stanca quando sta seduto a lungo, è irragionevole seguire
questa pratica, che può anche causare malattie. Finché la mente non
resta distante dalle cose si può restare imperturbabili. Questo è il
corretto fondamento della vera stabilita.
Se usi questa forma di stabilizzazione, la mente e l’energia si
armonizzano, diventano sempre più leggere e chiare. Se questa è la tua
sensazione, puoi essere sicuro di essere sulla strada giusta.
Se riesci a dominare l'attività mentale, annienterai i processi
cognitivi consci e riuscirai a non pensare. Se invece lasci vagare la
mente e non raccogli i pensieri o non li controlli, rimarrai una persona
ordinaria. Se ti limiti a eliminare soltanto il senso del bene e del
male ma la tua mente fluttua senza scopo, vaga arbitrariamente e non si
stabilizza — ti illudi di operare nel modo corretto. Se ti impegni in
ogni sorta di attività e sostieni che la mente non ne è influenzata,
non sei consapevole delle tue azioni. I veri praticanti evitano tutto ciò.
Ora, se metti fine alle illusioni senza estinguere la consapevolezza, se
ti mantieni calmo senza attaccarti al vuoto, e pratichi tutto ciò con
continuità, otterrai spontaneamente la vera visione. Se hai dei dubbi
su qualche punto, rifletti, in modo da chiarire le cose e da eliminare i
dubbi. Anche questo è un metodo giusto per ottenere la visione. Quando
hai chiarito i dubbi, smetti di pensare; se continuerai a farlo,
danneggerai l’essenza con l’intelletto, rovinerai la radice con i
rami. Benché l’intelletto possa in un primo tempo aiutarti, alla fine
ostacolerà il lavoro con cui cerchi di raggiungere l’eterno.
Tutti i pensieri angosciosi, vaganti e casuali vanno eliminati non
appena ne diventi consapevole. Se ricevi calunnie o lodi, qualcosa di
buono o di malvagio, spazza via tutto quanto: non pensarci. Se ci
penserai, la tua mente sarà piena e non ci sarà spazio per il Tao.
Qualunque cosa tu veda o senta, guardala o ascoltala come se non la
vedessi o non la sentissi. Allora quel che è giusto e quel che è
sbagliato, quel che è buono e quel che è cattivo non entreranno nella
tua mente. Quando la mente non si sofferma sulle cose esterne, essa si
è svuotata. Quando la mente non insegue le cose esterne, essa si e
pacificata. Nella mente vuota e pacificata, il Tao emerge
spontaneamente.
Svuotare la mente
Un classico dice che, se gli uomini riescono a svuotare la mente e a
restare vuoti, senza desiderare neppure il Tao, il Tao emerge da solo.
Quando la mente non si fissa su niente, anche l’azione esterna diventa
spontanea. Essa e al di là del puro e dell’impuro, cosicché non c'è
nulla né da lodare né da censurare. Non c'è né conoscenza né
ignoranza, e quindi conquiste e perdite non provocano emozioni.
In verità, bisogna seguire costantemente la via mediana e in caso di
necessità adattarsi ai tempi. Come minimo si evitino passi falsi:
questa è saggezza. Se pensi e agisci con insistenza nel momento
sbagliato o per una questione sbagliata, e sostieni di essere libero,
non stai seguendo il metodo giusto. Perché? La mente è come
l’occhio: se anche un pelo sottile ti entra nell’occhio, ti
infastidisce. Analogamente, se anche una minima preoccupazione agita la
mente, questa sarà disturbata e non potrà quindi concentrarsi.
Per praticare il Tao è essenziale liberarsi dalle preoccupazioni,
impossibile ottenere la stabilita senza rimuoverle. Così come un campo
non può produrre buoni raccolti finché non viene liberato dalle
erbacce. Le preoccupazioni e le elucubrazioni sono le erbacce della
mente; se non le elimini, non potrai sviluppare la concentrazione e la
saggezza.
La mente è abituata a posarsi sugli oggetti, non a esserne
indipendente. Se non si posa su qualcosa per un po’, è inquieta.
Anche quando trova la pace, subito si distrae, alternando
incessantemente stati di eccitazione a stati di quiete. Se ti proponi di
non disturbarla, di dominarla per un lungo periodo di tempo, essa
diventerà spontaneamente pacifica e rilassata.
Giorno e notte, qualunque cosa tu faccia, devi controllare con
attenzione la mente. Se non sei capace di raggiungere la pace, devi
nutrirla con calma, senza lasciarti infastidire; allora potrai ottenere
la pace e la quiete, e ti sentirai naturalmente rilassato. Dominando
gradualmente la mente, essa diventerà sempre più chiara e profonda.
I buoi e i cavalli sono animali domestici, ma se li lasci allo stato
brado, essi diventeranno selvatici e non si faranno più addomesticare.
I falchi e le aquile sono uccelli selvatici, ma, se li tieni legati al
polso, s’addomesticheranno. Lo stesso succede con la mente; se la
lasci libera e senza freni, essa diventerà sempre più rozza; in che
modo potrai allora percepire ciò che è sottile?
Il distacco
Qualcuno dice: “Coloro che praticano il Tao, pur trovandosi in mezzo
agli eventi, mantengono le menti distaccate. Benché coinvolti in
azioni, il loro spirito resta impassibile. Non c'è niente che essi non
facciano, eppure non sono mai turbati. Ora, se si evitano soltanto le
attività e se si cerca soltanto la calma e si persegue la stabilita
separata dall’azione, impegnandosi a sopprimere i pensieri e a
controllare la mente, allora, in movimento o in riposo, una mente
unilaterale tenderà a rimanere fissa, con il risultato di passare
alternativamente, del tutto inconsapevoli, tra i due mali del rifiuto e
dell’attaccamento. Non è un errore considerare un passo essenziale
sulla Via un simile comportamento coatto?"
In realtà noi consideriamo immensa la totalità delle cose e chiamiamo
la Via la capacita di penetrarle. Immergersi nelle cose senza subirne
l’influenza, trattare affari senza esserne afflitti, ecco qualcosa di
grande e di meraviglioso. Ma c’è un punto da chiarire: non è
possibile giungere al risultato senza comprenderne il processo. Proprio
come un enorme albero cresce da un piccolo germoglio, la stabilizzazione
dello spirito è il conseguimento dell’illuminazione derivano da una
lunga pratica. È quindi inutile parlare soltanto delle qualità dei
saggi senza comprenderne l’origine.
La semplificazione della vita
Per gli uomini che praticano la Via, è molto importante saper
semplificare le cose della vita. Devono conoscere ciò che è
essenziale, discernere l’importanza relativa delle cose, sapere cosa
prendere e cosa lasciare. Devono trascurare tutto ciò che non è
essenziale e che non è importante. Per esempio, i cibi e i vestiti
lussuosi, le distinzioni sociali e le ricchezze materiali sono tutte
cose estranee che nascono da desideri psicologici e non aiutano a
rafforzare la vita. Quando gli uomini le inseguono, finiscono per
distruggere se stessi. C’è qualcosa di più assurdo?
L’osservazione genuina
L’osservazione genuina è la scienza del saggio, la sensibilità del
capace. Ogni pasto, ogni sonno, è una fonte potenziale di guadagno o di
perdita; ogni atto, ogni parola, può essere causa di fortuna o di
sfortuna. Curare i rami non è cosi utile come proteggere la radice. Per
osservare la radice e conoscere i rami non bisogna avere fretta né un
desiderio competitivo. Con la mente raccolta e la vita semplificata, si
riducono i condizionamenti. Solo quando il corpo è calmo e la mente è
ordinata, si può osservare il sottile.
Nondimeno, il corpo che pratica la Via deve essere sostenuto con il cibo
e con i vestiti. Ci sono cose che non possono essere né trascurate né
abbandonate; vanno quindi accettate con mente aperta e affrontate con
chiarezza. Non considerarle degli ostacoli, o la tua mente diventerà
ansiosa. Se ti preoccupi troppo delle cose, la tua mente si eccita — e
questo non ha nulla a che vedere con la pace mentale.
Le relazioni sociali e le necessita della vita sono per noi come una
barca: se vogliamo attraversare il mare, ne abbiamo bisogno. Non
possiamo trascurare il cibo e i vestiti se vogliamo compiere la
traversata. Non dob-biamo occuparci di cose futili, ma nemmeno possiamo
liberarcene di colpo.
Impegnandoci e lavorando, non dovremmo pensare in termini di guadagno e
di perdita. La mente deve essere sempre calma e ferma, qualunque azione
si stia compiendo. Cerca ciò che cercano gli altri, ma non essere avido
come loro; prendi ciò che gli altri prendono, ma non desiderare di
accumulare come loro. Esternamente sarai come gli altri, ma internamente
sarai del tutto diverso.
Ecco le regole fondamentali del pensiero e dell'azione che dovrebbero
essere rigorosamente seguite.
I mali del materialismo
Se hai ancora un male difficile da curare, dopo esserti liberato dai
condizionamenti e dopo aver semplificato la tua vita, osservalo
oggettivamente. Se sei seriamente malato di materialismo, devi renderti
conto che questa malattia nasce proprio dai pensieri. Se i pensieri non
sorgessero, non ti preoccuperesti di cose materiali.
Dovresti capire che, quando non proietti all’esterno i pensieri delle
cose materiali, essi vengono dimenticati. Dimenticando i pensieri, la
mente si svuota: come potrebbe allora albergare idee di cose materiali?
Una scrittura dice che le forme sono solo immaginazione e che
l’immaginazione non ha consistenza. Perché allora occuparsi delle
forme?
Se vedi gli altri agire malvagiamente e nutri avversione verso di loro,
pensa che essi si distruggono da soli; e come se offrissero il collo
alla mannaia del boia. Il male che essi compiono non è affare tuo.
Perché allora li detesti? Questa è una deformazione mentale. Non solo
non devi detestare coloro che fanno del male, ma non devi neppure amare
coloro che fanno del bene. Perché? Perché queste persone ostruiscono
la Via.
Ognuno decide delle proprie azioni, ma il destino è stabilito dal
cielo. Il rapporto tra le azioni e il destino è come quello tra le
ombre e gli echi da una parte e le forme e i suoni dall’altra. È
inutile prendersela per ciò che è inevitabile. Soltanto i saggi
avvertono e capiscono esattamente queste cose; essi sono soddisfatti del
cielo e sono consapevoli del destino. Quindi non si lamentano delle
miserie della povertà e della malattia. Un classico dice: “Il cielo e
la terra non possono cambiare il loro modo di operare, lo yin e lo yang
non possono evitare le loro sfortune”. Stando così le cose, come
pos-siamo avversare il destino?
Quando un prode guerriero incontra dei briganti, li attacca con la
spada, sbaragliandoli. A impresa conclusa riceve grandi ricompense. Ora,
la povertà e la malattia che ti perseguitano, sono come quei briganti;
se sei un prode guerriero, rafforza la tua mente. Quando ti sarai
liberato del peso dell’afflizione mentale, questa sarà la tua
battaglia vinta, e le ricompense saranno la tranquillità e la felicità
eterne.
Ogni volta che eventi penosi opprimono la mente, se non ti opponi con
forza sarai colpito dall’ansia. Ciò equivale a non combattere i
briganti, voltare le spalle e fuggire: la punizione per questa fuga non
tarderà ad arrivare. Se si fugge la felicità e si sceglie la
sofferenza, si è davvero da compatire.
Se sei afflitto da povertà e da malattia, pensa che ciò è dovuto al
fatto che hai un corpo. Da dove partono infatti le sofferenze? Come dice
un classico, “se non avessi un corpo, come potrei soffrire?”
La grande stabilità
La grande stabilità è il risultato dell’abbandono della mondanità,
è la base fondamentale per giungere al Tao, è la conseguenza
dell’aver coltivato la tranquillità, è la conclusione dell’aver
conservato la calma. Il corpo è come un albero morto, la mente e come
cenere spenta. Senza afferrare e senza rifiutare nulla, giungi alla
quiete profonda. Non c’è neppure la consapevolezza della stabilità,
eppure la stabilità è completa; ecco perché si chiama grande stabilità.
Chuang Tzu disse: «Chi si trova nella sede della grande stabilità
emana la luce del cielo». La sede è la mente, la luce del cielo è la
saggezza. Quando lo svuotamento e la tranquillità raggiungono il
culmine, allora il Tao è presente e sorge la saggezza. La saggezza
proviene dall’essenza fondamentale, non è una dote personale, ecco
perché è definita luce del cielo.
Brama e desiderio contaminano e confondono gli uomini rendendoli ottusi
e stolti. Come può esserci saggezza in loro?
Una volta che la saggezza sia emersa, si dovrebbe farne tesoro; non si
dovrebbe permettere all’intellettualismo di danneggiarla. Ciò che è
difficile non è raggiungere la saggezza; ciò che è difficile è avere
la saggezza ma non usarla. Fin dall’antichità ci sono stati molti
uomini che hanno dimenticato i loro corpi, ma pochi che hanno
dimenticato i loro nomi; avere la saggezza ma non usarla è dimenticare
il proprio nome. Poche persone al mondo sono riuscite a farlo, è
un'impresa difficile.
Se chi ha potere riesce a evitare l’arroganza e chi ha ricchezza
riesce a evitare le stravaganze, questa è una maniera per non incorrere
in errori grossolani e per conservare il potere e la ricchezza. Colui
che è fermo e non si agita, se ha la saggezza ma non la usa, ottiene
una profonda esperienza di vera eternità.
Chuang Tzu disse: «Conoscere il Tao è facile; non parlarne è
difficile. Conoscere ma non parlare è ciò che ti rende divino;
conoscere e parlare è ciò che ti rende umano. Gli antichi saggi erano
divini, non umani». E aggiunse: «Coloro che coltivavano il Tao
nell’antichità usavano la calma per nutrire la conoscenza. La
conoscenza sorgeva in loro, ma essi non la sprecavano. Questo significa
usare la conoscenza per nutrire la calma». La conoscenza e la calma si
nutrono a vicenda ed emergono dall’essenza fondamentale che è in
armonia con il principio universale.
La calma e la conoscenza sono la stabilità e la saggezza; l'armonia e
il principio universale sono il Tao e il suo potere. Se si ha la
conoscenza ma non la si usa, si è in pace e calmi; il perdurare di
questo stato sviluppa spontaneamente il potere del Tao. Si raggiungerà
un punto in cui non si verrà turbati nemmeno da un tuono o da un
fulmine così potenti da spaccare una montagna o dal cozzare di due
spade proprio davanti al viso. Si considereranno la fama e la fortuna
come condizioni passeggere e si capirà che il ciclo della nascita e
della morte è come una ferita aperta. Una ferma volontà solidificherà
lo spirito; e l’intangibile sottigliezza della mente apparirà
smisurata.
Realizzare il Tao
Il Tao è qualcosa di miracoloso. Spirituale, ha un’essenza; vuoto,
non ha forma. Non può essere afferrato né se lo seguiamo né se lo
anticipiamo. Non si trova né nell’ombra ne nell’eco. Nessuno sa
perché è così com’è. I grandi saggi lo realizzarono
nell’antichità; è stato trasmesso fino a oggi con strumenti sottili.
Il Tao ha un profondo potere che trasforma gradualmente il corpo e lo
spirito. Il corpo viene a poco a poco dominato, diventando tutt’uno
con lo spirito. In tal modo si diventa una persona spirituale.
L’essenza dello spirito è aperta e fluida; la sua sostanza non cambia
né scompare. Quando il corpo viene dominato dal Tao non nasce né
muore. Occultato, il corpo equivale allo spirito; rivelato, lo spirito
equivale all’energia. Ecco perché è possibile camminare sull’acqua
e sul fuoco senza protezione e non proiettare nessuna ombra alla luce
del sole o della luna. A questo punto spetta a te decidere se rimanere
vivo o sparire: non c’è che un piccolo salto tra lasciare il mondo ed
entrare nel mondo.
Se perfino il corpo, che è materiale, può ottenere un’intangibile
sublimazione, quanto più può farlo la conoscenza spirituale, che
approfondendosi si amplia sempre di più. Il Classico sullo spirito
vivente dice: “Quando il corpo e lo spirito sono uniti, questo diventa
il vero corpo”. In Scrittura sullo sviluppo in occidente si aggiunge:
“Il corpo e la mente uniti rendono possibile vivere per sempre”.
Esistono tuttavia differenze di potere lungo la via dell’aperta
non-reificazione. Se il potere è profondo, esso influenza anche il
corpo; ma se è superficiale, influenza solo la mente. Chi è
influenzato nel corpo è una persona spirituale; chi è influenzato
nella mente ottiene soltanto una coscienza intelligente e non può
evitare la morte fisica. Perché? L’intelligenza è una funzione della
mente; quando viene sfruttata, la mente s'affatica. Quando si raggiunge
per la prima volta un po’ di saggezza, si è contenti e loquaci; cosi
lo spirito e l’energia si disperdono, nessuna luce spirituale investe
il corpo e infine si muore prematuramente. Dunque è difficile
realizzare fino in fondo il Tao e ottenere ciò che i classici chiamano
la liberazione dal cadavere.
I grandi uomini nascondono la loro luce e il loro splendore; in tal modo
raggiungono la realizzazione completa. Stabilizzando lo spirito, curando
l’energia, essi studiano il Tao fondendosi con esso. Quando lo spirito
si fonde con il Tao, si ottiene il conseguimento del Tao. Un classico
dice: “Coloro che si assimilano al Tao sono assorbiti dal Tao”.
Nel cuore delle montagne esiste un tipo di giada che impedisce alle
piante e agli alberi di avvizzire. Analogamente, se gli uomini
abbracciano il Tao, conserveranno forti i loro corpi. Attenendosi al Tao
per un lungo periodo, si può trasformare la propria sostanza diventando
spirito, si può sublimare il corpo in una realtà sottile e ci si può
fondere con il Tao. Allora l’illuminazione della conoscenza non trova
più limiti e il corpo diventa infinitamente trascendente. Si fa della
totalità della materia e della vacuità la propria funzione, si
trascende la creazione, si raggiunge la realtà priva di limiti: questo
è il potere del Tao.
La meditazione seduta: fondamenti e appendice
Se vuoi praticare la via per accedere alla realtà, liberati
innanzitutto dei comportamenti distorti. Dopo aver distolto la mente
dalle cose esterne, osserva internamente una corretta consapevolezza.
Quando ti accorgi che un pensiero sta per sorgere, eliminalo
immediatamente. Mentre elimini i pensieri, sforzati di essere calmo e
quieto.
Ora, anche se non hai manifeste fissazioni, non hai ancora sradicato del
tutto i pensieri vaganti. Lavorando diligentemente con costanza, stando
sempre attento, estingui la mente che si agita, non la mente luminosa;
stabilizza la mente aperta, non la mente chiusa. Non ti soffermare su
nulla, mantieni la mente concentrata.
Questo metodo è incredibilmente sottile e i suoi benefici sono molto
profondi; è praticabile soltanto da parte di coloro che hanno
familiarità con il Tao e che hanno una fede incrollabile. Se hai posto
il tuo cuore nel Tao supremo e se la tua fede è ferma e sincera,
dapprima accetta i tre precetti, poi agisci in continuo accordo con essi
e alla fine realizzerai il vero Tao.
I tre precetti sono: primo, riduci i coinvolgimenti; secondo, rimuovi i
desideri; e, terzo, acquieta la mente. Se praticherai diligentemente
questi tre precetti senza mai rallentare o retrocedere, allora il Tao si
manifesterà spontaneamente, senza un tuo sforzo intenzionale. Un
classico dice: “Se gli uomini riusciranno a essere sempre liberi e
puri, l'intero universo si rivelerà loro”. Dunque, conviene aver fede
in questo metodo fondamentale.
Ma la mente ordinaria ha delle antiche abitudini negative ben radicate
ed è molto difficile fermarne la conflittualità. Qualcuno non riesce a
farlo mai e qualcun altro riesce a farlo solo temporaneamente, perdendo
ben presto la fermezza. Quando si lotta contro di essa, un po’ si
vince e un po’ si perde, ma bisogna sempre affrontare la fatica.
Comunque, se si persiste nella pratica, alla fine sarà possibile
dominare la mente. Non abbandonare questo compito — le cui conseguenze
sono di enorme portata — solo perché sei temporaneamente incapace di
concentrarti.
Conquistata un po’ di tranquillità, devi rendere stabile la mente,
qualunque cosa tu faccia, anche nel corso delle attività e nel tumulto
delle emozioni. Sia che tu stia facendo qualcosa o che tu non stia
facendo niente, cerca sempre di tenere libera la mente. Nel clamore o
nella quiete, esercita la tua volontà.
Cercare di controllare la mente con troppa intensità può provocare
qualche malattia, ne sono sintomo gli scatti d’ira. Se la mente è
troppo concentrata, lasciala andare, in modo da trovare un equilibrio
tra rilassamento e intensità. Adattandola di continuo, controllato ma
non rigido, libero ma non indulgente, puoi vivere nel rumore senza
provare avversione e puoi svolgere le tue attività senza irritarti.
Questa è la vera stabilita.
Non devi pero esercitare molte attività solo perché riesci a svolgerle
senza irritarti e non devi vivere nel rumore solo perché riesci a non
farti turbare. La serenità senza problemi è la tua casa, saper
affrontare i problemi è una manifestazione di ricettività. Devi essere
come uno specchio, che riflette le cose senza esserne sfiorato.
Esercitando con abilita un attento equilibrio, puoi conservare la
stabilità.
La visione interiore può emergere lentamente o rapidamente, ma ciò non
dipende dalla tua volontà. Non devi aver fretta di trovarla sforzandoti
nella concentrazione. Se lo fai, danneggi la tua essenza. Se danneggi la
tua essenza, non accedi alla visione interiore. Quando la visione
interiore sorge spontaneamente senza richiedere sforzi, questa è la
vera saggezza. Essere saggi ma non usare la saggezza, possedere la vera
conoscenza ma sembrare ignoranti: in questo modo la stabilità e la
saggezza aumentano, perfezionandosi entrambe all’infinito.
Se durante la meditazione pensi o immagini, sarai distratto e turbato a
seconda di dove ti condurranno i tuoi pensieri. Ecco perché devi
mantenere un’illimitata apertura sopra la mente concentrata e una
grande elasticità sotto la mente concentrata. Allora i problemi passati
svaniranno giorno dopo giorno, si formeranno nuove abitudini, non ci
saranno più ostacoli e tu potrai liberarti dai vincoli degli oggetti
sensoriali. Pratica tutto ciò per un lungo periodo e realizzerai
naturalmente il Tao.
Negli uomini che raggiungono il Tao, ci sono cinque fasi mentali e sette
segni corporei. Le cinque fasi mentali sono: 1) il movimento prevale
sull’inattività; 2) il movimento e l’inattività si equivalgono; 3)
l’inattività prevale sul movimento; 4) l’inattività è in riposo e
il movimento è al lavoro; 5) la mente si fonde con il Tao e non è
agitata dagli eventi. Quando la mente raggiunge questo stato, si accede
finalmente, alla pace e alla tranquillità; i condizionamenti sono
superati e le ansie svaniscono.
I sette segni corporei sono: 1) l’azione è tempestiva e lo stato
d’animo è calmo e gioioso; 2) scompaiono le malattie croniche,
cosicché il corpo e la mente sono leggeri e freschi; 3) i danni più
recenti vengono riparati, cosicché si ritorna alla natura originale e
si recupera la vitalità; 4) la vita si allunga di migliaia di anni: si
diventa Immortali; 5) il corpo si sublima nell’energia: si diventa
Uomini Veri; 6) l’energia si sublima nello spirito: si diventa esseri
spirituali; 7) lo spirito si sublima fino a fondersi con il Tao: si
diventa esseri umani completi.
Se si pratica la meditazione a lungo, ma la mente e il corpo non
mostrano ne le cinque fasi ne i sette segni, l’esistenza è breve e il
corpo è malato, allora, quando si muore, si ritorna al vuoto. Ci si può
anche considerare dei saggi, sostenendo di aver raggiunto il Tao, ma non
è vero.
Versi sulla meditazione seduta
Sii sempre silenzioso, e l’energia basilare non sarà danneggiata;
minimizza i pensieri, e la lampada della saggezza ti illuminerà.
Evita l’ira, e lo spirito sarà pacificato e realizzato;
domina il malumore, e la mente sarà chiara e fresca.
Se non cerchi, non ci saranno ne adulazioni ne lusinghe; se non sei
caparbio, ti potrai adattare alle circostanze.
Se non sei avido, allora sei ricco; se non sei presuntuoso, perché
temere i potenti?
Quando la sensualità finisce, si manifesta la fonte spirituale;
quando si domina l’energia, il vero respiro diventa
ogni giorno più profondo.
Quanto alle sensazioni, il corpo muore e lo spirito viaggia;
quanto all’immaginazione, si lascia il cadavere in un sogno.
Quando si spreca l’energia, il corpo ritorna alla dimora terrena;
quando si sprecano i pensieri, lo spirito si avvia al regno della morte.
Quando la mente muore, solo allora lo spirito può vivere;
quando l'anima terrestre muore, si rafforza l'anima celeste.
È difficile penetrare i sottili principi delle cose;
la vera fermezza non esclude un flessibile adattamento.
La suprema vitalità si trasforma in estasi; la grande forma si fonde
con l'immensità.
Le manifestazioni della Via sono come l’evoluzione degli esseri;
nemmeno gli spiriti e i fantasmi possono sondare questa attività.
Senza bere, senza mangiare e senza dormire,
cosi gli Uomini Veri praticano la meditazione seduta.
Wang Che, il precursore della scuola della Realtà Completa, disse: «Quando
la mente dimentica i pensieri, trascende il regno dei desideri. Quando
la mente dimentica gli oggetti, trascende il regno della forma. Quando
la mente non si aggrappa alla vacuità, trascende il regno della
non-forma. Lo spirito, distaccato da questi tre regni, risiede nella
dimora degli Immortali e dei saggi, e l’essenza abita il dominio della
pura apertura».
“Solidificando lo spirito, armonizza il respiro; armonizzando il
respiro, solidifica lo spirito.” Questo è il primo compito da
svolgere con continuità, un passo dopo l’altro.
Solidificare lo spirito significa raccoglierlo nella mente chiarificata.
Finché la mente non è chiara, non si dovrebbero socchiudere gli occhi
nella meditazione. Prima è necessario esercitarsi a ripristinare la
chiarez-za, la freschezza e la serenità; poi ci si può concentrare
sulla caverna dell’energia presente nel corpo. Questo viene detto
solidificare lo spirito.
Dopo aver incominciato a solidificare lo spirito, ci si sente come se si
fosse seduti su un’alta montagna a contemplare le colline e i fiumi in
basso, o come se si fosse una lampada che illumina il cielo eliminando
ogni recondita oscurità. Questo viene detto solidificare lo spirito
nello spazio.
Armonizzare il respiro non è difficile. Quando lo spirito della mente
è quieto, si può respirare senza sforzo, con naturalezza, focalizzando
l’attenzione verso il basso. Questo è detto armonizzare il respiro.
Per armonizzare il respiro, bisogna concentrarsi sulla base del torso, e
mettersi in comunicazione con l’energia della mente; il respiro e
l’energia s’incontrano nella caverna dell’energia situata
nell’addome. Quando la mente si concentra sul punto al di sotto
dell’ombelico, questo viene detto solidificare lo spirito; quando
l’energia ritorna sotto l’ombelico, questo viene detto armonizzare
il respiro.
Quando lo spirito e il respiro procedono insieme, mantenerli chiari e
naturali viene detto “non dimenticare”, mentre seguire la loro
chiarezza e naturalezza viene detto “non forzare”. Non dimenticare e
non forzare, stare quieti e leggeri: il respiro diventa vigoroso e la
mente libera.
Utilizza poi lo spazio come luogo in cui concentrare la mente e il
silenzio assoluto come dimora in cui lo spirito possa riposare.
Chiarifica l’uno e l’altro di continuo, finché all’improvviso sia
lo spirito sia il respiro verranno dimenticati, e lo spirito e
l’energia si fonderanno. Inaspettatamente l’energia celeste diventerà
estatica e tu ne sarai interamente permeato.
L'esperienza fondamentale si verifica quando appare il Passo Misterioso.
Generalmente nelle opere alchemiche si trovano le parole primordiale,
reale e originale. Queste tre realtà emergono dal crogiolo dello yin e
dello yang, esse sono prodotte in seguito al profondo silenzio mistico.
A questo punto, come all’inizio dell’unita primaria, tutti i saggi e
tutti gli Uomini Veri sono uguali; e si possono infine capire i classici
alchemici.
Ci sono molte persone che praticano la Via per mesi senza compiere il
minimo progresso, perché in realtà le loro menti non sono seriamente
sulla Via. Se la tua mente è sulla Via, in essa non ci sarà
naturalmente nessuna preoccupazione; se segui autenticamente la Via,
sarai naturalmente gioioso; e se sarai interamente assorbito dalla Via,
sarai naturalmente distaccato dal mondo.
Conservando l’essenza della consapevolezza, non sarai né frammentato
né distratto; nutrendo lo spirito, non diventerai né torpido né
disattento. Come potrai allora essere disturbato da pensieri oziosi?
Quando la ragione prevale sul desiderio, vivi; quando il desiderio
prevale sulla ragione, perisci.
Tuffa la mente nell’abisso profondo, e lo spirito non vagherà
all’esterno. Quando la mente è attratta dalle cose, il fuoco ti
brucia dentro; e, quando il fuoco ti brucia dentro, destabilizza la
vitalità.
La Via si penetra passando dal centro. C’è un centro all’interno
del corpo e c’è un centro all’esterno del corpo. Il processo consta
di due fasi, la prima delle quali è cercare il centro che è nel corpo.
Il maestro Chu (Zhu) disse: «Mantieniti al centro, evita di vagare
all’esterno». Per mantenersi al centro bisogna volgere l’attenzione
internamente concentrandola su una sfera distante 3,3 centimetri
dall’ombelico; non bisogna né avvicinarsi troppo né allontanarsi da
essa; non bisogna né esserne ossessionati né esserne indifferenti.
Questo è cercare il centro nel corpo.
Poi bisogna cercare il centro che non è nel corpo. Il Classico
sull’equilibrio centrale dice che questo centro è “anteriore alle
emozioni”. Prima che nascano le emozioni, cogli nella tua mente più
profonda l’impercettibile; l’essenza della coscienza si stabilizzerà
naturalmente e lo spirito si farà chiaro.
Quando lo spirito è chiaro, l'energia è penetrante; arrivato a questo
punto, vedi il tuo essere originale. Ecco che cosa significa cercare il
centro che non è nel corpo.
Se usi il centro che è nel corpo per cercare il centro che non è nel
corpo, potrai facilmente eliminare i desideri umani, e il disegno
celeste diventerà chiaro. I saggi e i santi, gli Immortali e i budda di
tutti i tempi hanno detto che è questa la prima fase del lavoro.
Viaggiare o starsene seduti immobili non sono certo il Tao. Ma, pur non
viaggiando per città e montagne, devi far viaggiare la tua energia tra
i passaggi e le aperture del corpo; questo devi fare. E, pur non sedendo
sotto alberi secchi o in stanze fredde, devi far sedere il tuo spirito
nella sottile apertura all’interno del tuo corpo; questo devi fare.
La pratica della Via si basa su un fondamento alchemico. Una volta
stabilizzato il fondamento alchemico, puoi ritornare a casa e lavorare
per sostenere la tua famiglia. Dopo aver adempiuto ai tuoi doveri
familiari e sociali, vai sulle montagne e cerca un maestro, per
completare la Grande Via. Coloro che prematuramente abbandonano le loro
case e lasciano le loro mogli stanno semplicemente sprecando il loro
tempo e non meritano la nostra attenzione.
Gli uomini sono i più intelligenti fra gli esseri viventi. Poiché sono
intelligenti, dobbiamo amare e rispettare la loro vita.
Non essere connivente con chi provoca la rovina di qualcuno, non ferire
gli uomini con le armi, non avvelenarli.
Non opprimere le persone con l’autorità e con il potere.
Le azioni che danneggiano gli uomini alla fine vengono punite in un modo
o nell’altro, nel mondo esterno o interiormente. Non è possibile
fuggire a lungo le conseguenze delle proprie azioni.
Gli uomini amano il cinguettio degli uccelli, amano le piante belle e
profumate, amano allevare gli animali e i pesci... Non sono forse gli
altri uomini importanti come queste creature?
Eppure guarda il modo in cui si disprezzano e si maltrattano, anche se
si moltiplicano e si uniscono tra di loro.
Qualunque cosa tu faccia, devi preoccuparti della reputazione degli
altri uomini e di come migliorarla, devi preoccuparti dei meriti delle
altre persone e di come accrescerli, devi preoccuparti del lavoro della
gente e di come facilitarlo, devi preoccuparti dei benefici degli altri
uomini e di come incrementarli.
Migliorare il buon nome degli altri è un modo per migliorare il tuo
proprio buon nome. Accrescere i meriti degli altri è un modo per
accrescere i tuoi stessi meriti. Facilitare il lavoro degli altri è un
modo per facilitare il tuo lavoro. Incrementare i benefici degli altri
è un modo per incrementare i tuoi stessi benefici. Questo è amare gli
uomini.
Favorendo la reputazione, i meriti, il lavoro e i benefici altrui, non
nascondere la fedeltà delle persone leali, non attribuirti le conquiste
degli altri. Non calunniare i virtuosi, non diffamare le donne caste.
Non invidiare i capaci e non arrogarti le abilità altrui. Non odiare
chi ha talento e non disconoscere il talento altrui.
Non nascondere la bontà altrui e non attribuirla a te stesso. Non
esaltare il male altrui e non imitarlo.
Non contrastare segretamente gli avanzamenti altrui, non rovinare le
loro fiorenti attività, non frustrare le loro buone intenzioni, non
distruggere i loro buoni progetti.
Non sminuire la loro vita ne le loro ricchezze, non scialacquare i loro
beni.
Non aiutare i cattivi a usurpare le posizioni dei buoni, non collaborare
con i corrotti per traviare i figli delle buone famiglie.
Non diffamare i meritevoli. Non defraudare chi cade in disgrazia. Non
separare i genitori dai figli, non intrometterti tra i congiunti. Non
distruggere i matrimoni altrui. Non disprezzare chi ha una menomazione.
Salva gli uomini in difficoltà, aiutali quando hanno bisogno. Abbi pietà
di chi è solo. Perdona gli errori altrui. Soccorri le persone quando
sono malate o sofferenti, da’ loro da mangiare quando hanno fame e
da’ loro da vestire quando hanno freddo.
Sostieni i tuoi congiunti e aiuta i vicini. Abbi compassione per gli
orfani e per le vedove, rispetta i vecchi e soccorri i poveri.
Questo è amare gli uomini.
Il cielo da vita a una moltitudine di uomini affinché coloro che sono
gentili possano esercitare la gentilezza e coloro che sono buoni possano
esercitare la bontà; in tal modo essi possono ampliare le loro menti e
proteggere e curare un gran numero di persone.
Coloro che hanno ricchezza e potenza e amano gli uomini arricchiranno
sicuramente i loro discendenti; i poveri e gli umili che amano gli
uomini raggiungeranno sicuramente il successo.
Infatti il Cielo aiuta i buoni e Dio li arricchisce. Quindi, a coloro
che desiderano conoscere come comportarsi nel mondo, io suggerisco di
amare gli uomini.
La scienza medica può rendere una nazione sana o malata. La medicina può
dare la vita agli uomini e può anche ucciderli. È quindi necessario
applicarla con scrupolo.
Le sue conoscenze sono infinite e la sua pratica e inesauribile. Ci sono
medicine basilari e medicine ausiliari, ci sono malattie prodotte per
eccesso e per difetto, vecchie e nuove; tutti i medici possono parlare
di questi argomenti, ma pochi li conoscono veramente.
Più i saggi apprendono più diventano umili, più la loro virtù si
eleva più diventano modesti. Lo stesso dovrebbe dirsi per i medici.
Essi dovrebbero avere rispetto di sé, non perdere di vista il loro
compito e non ingannare se stessi. Chi inganna se stesso inganna gli
altri, chi svia se stesso svia gli altri, chi manca di rispetto verso se
stesso manca di rispetto verso gli altri. Ogni errore ricade su chi lo
compie.
In questo campo, è facile compiere delle buone azioni, ma è anche
facile sbagliare; è difficile accumulare successi, ma non è difficile
provocare disastri. Chi desidera avere risultati senza compiere errori
è avere fortuna senza sventura deve avere una disciplina rigorosa.
Misurare il polso è una questione molto sottile; chi ha scarse
conoscenze, non può saperlo. Invito i medici a interrogare i pazienti
sullo sviluppo della loro malattia e a non sperimentare nuove medicine
su di loro. Invito i malati a consultare innanzitutto un medico in modo
da comprendere l’origine della malattia e non rischiare la vita per
mettere alla prova il medico. Mettere a rischio la propria vita per
mettere alla prova il medico è l’errore del malato; sperimentare le
medicine sul malato e l’errore del medico.
Inoltre i medici dovrebbero far fronte alle emergenze senza preoccuparsi
della loro reputazione e dovrebbero assistere il malato senza chiedersi
quanto guadagneranno. Solo una volta interpretati i sintomi, possono
procedere con la cura; in caso contrario, devono consultare qualcuno più
esperto di loro. Devono inoltre sviluppare le virtù della calma e della
sincerità.
Invito coloro che studiano le scienze sociali a includere nei loro
curricoli studi completi di medicina. Non li tengano segreti e non li
usino in modo sbagliato. Sfruttino queste conoscenze a proprio beneficio
e a beneficio degli altri. Non si dovrebbe prendere alla leggera la
scienza medica.
Dobbiamo comprendere quali differenze esistano fra caratteri umani
apparentemente simili.
Esistono uomini retti, mentalmente sani, che si controllano, che sono
indipendenti e che sono distaccati dalla massa; gli altri li considerano
presuntuosi, ma io li giudico forti.
Esistono uomini che sono modesti, che evitano l’ostentazione, che si
coltivano e che appaiono uguali alla gente comune; gli altri li
considerano dei conformisti, ma io li giudico esseri armoniosi.
Esistono uomini che sono sereni e liberi, e che seguono la via naturale;
gli altri li considerano dei pigri, ma io li ritengo esseri in pace.
Esistono uomini che sono vivaci e spontanei, e che seguono l’ordine
naturale delle cose; gli altri li considerano degli eccentrici, ma io li
ritengo dei maestri.
Esistono uomini che sono scrupolosi nei loro comportamenti e austeri
nelle loro maniere; gli altri li considerano altezzosi, ma io li giudico
rigorosi.
Esistono uomini che si comportano semplicemente e che hanno una
personalità stabile; gli altri li considerano ignoranti, ma io li
ritengo integri.
Esistono uomini che distinguono chiaramente tra dovere e profitto, e che
non sono egoisti; gli altri li considerano troppo conservatori, ma io li
ritengo intransigenti.
Esistono uomini che trascendono e si distaccano dalle cose di questo
mondo; gli altri li considerano limitati, ma io li giudico spirituali.
Esistono uomini che sono miti, compiacenti e illetterati; gli altri li
considerano volgari, ma io li giudico d’animo nobile.
Esistono uomini che si attengono alla purezza e che non conoscono
scritture o cerimonie; gli altri li considerano ignoranti, ma io li
ritengo dei risvegliati.
Esistono uomini che non si fanno influenzare né dal cibo né dalle
bevande e che non soffrono né il caldo né il freddo; gli altri li
considerano strani, ma io li giudico degli Immortali.
Può essere difficile distinguere se gli uomini siano o non siano dei
saggi, poiché possono sembrare simili all’apparenza ma non esserlo
nella sostanza. È dunque necessario osservarli con attenzione.
CIO' CHE AVETE LETTO NON E' IL TAO - IL TAO NON PUO' ESSERE DESCRITTO.
E' OVUNQUE MA NON SI VEDE - E' L' ESSENZA DELLA VITA. |